Sicurezza prodotti

Pur senza scadenze particolari che riguardano la sicurezza dei prodotti chimici, il 2022 è stato un anno estremamente importante per i due regolamenti trasversali che sono il fondamento della legislazione chimica: REACH e CLP, in quanto sono iniziate le procedure per la loro revisione che porteranno, negli anni futuri, a grandi cambiamenti, soprattutto nell’ambito del REACH.

IL REGOLAMENTO REACH

Il processo di restrizione del Regolamento REACH sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di aziende. Inoltre, la Commissione europea ha proposto restrizioni per gruppi di sostanze e non più solo per singole sostanze, rendendo così molto complesso sia l’iter di proposta, sia l’attuazione di tali restrizioni.
Tale volontà si è concretizzata con la pubblicazione in aprile 2022 di una roadmap sulle restrizioni che ha già portato all’avvio dell’iter di restrizione su gruppi numerosi di sostanze quali i PFAS, i bisfenoli, le sostanze sensibilizzanti nelle miscele al consumo, oltre a quella ancora in discussione sulle microplastiche.

Con i primi lavori relativi alla Chemical Strategy for Sustainability, si sono anche mossi i primi passi per la revisione del Regolamento. Nel corso dello stesso anno sono state aperte numerose consultazioni su temi specifici che potrebbero essere inclusi nel REACH come, ad esempio, il concetto di uso essenziale o l’approccio generico al rischio.
Le azioni da intraprendere, infatti, nonostante la Commissione abbia dichiarato che il REACH funzioni bene, sono tante: dal migliorare la comunicazione lungo la catena di approvvigionamento, all’introdurre nuove disposizioni per la registrazione di alcuni polimeri, al prevedere una modifica dell’Articolo 57, che identifica le sostanze cosiddette “estremamente preoccupanti”.

La proposta di modifica del REACH è attesa per la fine del 2023 potendo così iniziare anche a valutare gli impatti che comporterà per le imprese non solo direttamente ma, unitamente alla modifica del Regolamento CLP, anche indirettamente su una serie di legislazioni settoriali che dovranno essere riviste per adeguarle alle nuove disposizioni introdotte.



IL REGOLAMENTO CLP

Nel dicembre 2022 come già anticipato nel capitolo “Lo scenario europeo”, è stata pubblicata la proposta di revisione del Regolamento CLP, che è nelle fasi di discussione nelle sedi europee competenti (Consiglio e Parlamento europei) e che prevede, tra le altre, novità in tema di etichettatura, classificazione delle sostanze complesse, vendita a distanza, aggiornamento dell’inventario delle sostanze classificate.

La proposta è stata anticipata dalla pubblicazione del Regolamento Delegato 2023/707 che prevede l’inserimento di nuove classi di pericolo: gli Interferenti Endocrini, i PBT (prodotti persistenti, tossici e bioaccumulabili nell’ambiente), i PMT (prodotti persistenti, tossici e mobili nell’ambiente).
Nel frattempo, è comunque proseguita l’attività di riclassificazione delle sostanze con la presentazione, da parte delle Autorità, di proposte di classificazione armonizzata che andrà attentamente monitorata perché potrebbe avere pesanti ricadute sulle imprese.

Per un aggiornamento delle imprese associate su queste tematiche, Federchimica nel maggio del 2023 ha organizzato la 21° Conferenza Sicurezza Prodotti dedicata proprio alla modifica del CLP e ad un approfondimento sulle eventuali criticità emerse durante l’utilizzo del nuovo sistema di notifica, oltre ad una analisi di casi studio pervenuti all’helpdesk CLP dell’Istituto Superiore di Sanità.



ALTRE EMATICHE DI SICUREZZA PRODOTTI

MATERIALI A CONTATTO CON ALIMENTI E CON ACQUE POTABILI

Le attività di revisione del D.M. 174/2004 che disciplina, in Italia, i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di trattamento e distribuzione delle acque destinate al consumo umano si sono interrotte nel corso del 2022.

Le prime indicazioni verranno definite tramite atti delegati e di implementazione derivanti dall’applicazione dell’articolo 11 della Direttiva (UE) 2020/2184 e sono attese a partire dall’inizio del 2024.
Sono però state svolte una serie di attività in relazione all’implementazione dell’articolo 12 della Direttiva (UE) 2020/2184. Tale articolo, infatti, fornisce disposizioni per i requisiti minimi per i prodotti chimici per il trattamento e il materiale filtrante che entrano a contatto con le acque destinate al consumo umano, demandando agli Stati membri la garanzia del rispetto degli stessi.
In tal senso si è lavorato per la stesura di un decreto pubblicato il 6 marzo del 2023, per stabilire i requisiti di igiene per i reagenti chimici e i materiali filtranti attivi o passivi (ReMaF) da impiegare nel trattamento acqua prevedendo, allo stesso tempo, a definire i procedimenti volti al rilascio delle approvazioni per l’uso e l’immissione sul territorio nazionale di tali prodotti.

CONVENZIONE SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI CHIMICHE

Partecipando al “Comitato Consultivo per l’attuazione della Convenzione per la proibizione delle armi chimiche” istituito presso il Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Federchimica è parte attiva nella corretta applicazione della Legge 496/95 che ha recepito la Convenzione di Parigi in Italia.

Oltre alle attività di supporto alle imprese ordinarie, a settembre 2022 la Federazione ha ospitato una giornata del corso per la gestione della “Safety and Security” all’interno delle imprese chimiche in collaborazione con l’Organization for the Prohibition of Chemical Weapons (OPCW) e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che ha visto la partecipazione di numerosi esperti internazionali del settore.
Un workshop online si è tenuto anche nel gennaio 2023, in collaborazione con i Ministeri competenti, per fornire alle imprese un aggiornamento sulle modalità di compilazione delle dichiarazioni annuali.

REGOLAMENTO DUAL USE

Molteplici sostanze e prodotti chimici possono essere impiegati anche per scopi militari. La normativa dell’Unione europea sui prodotti “Dual Use” regolamenta l’esportazione extra-UE di queste merci che è consentita solo a seguito del rilascio, previa domanda, di apposita autorizzazione da parte dell’UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) del Ministero Affari Esteri. Dal 1 luglio 2022 le domande di autorizzazione all’esportazione possono essere predisposte e inoltrate esclusivamente tramite un apposito portale informatico creato a livello europeo.
Al fine di agevolare le imprese associate nell’esportazione dei prodotti Dual Use, Federchimica mette a disposizione delle stesse un proprio consulente, che è anche componente dell’apposito Comitato Ministeriale di esame delle domande di esportazione.

PRECURSORI DI DROGHE

Molte sostanze chimiche, comunemente utilizzate dall’industria, si prestano ad essere impiegate come precursori o agenti di laboratorio per la produzione illegale di stupefacenti.
Da oltre 30 anni l’Unione europea ha sviluppato un’apposita normativa che implementa accordi internazionali e che regolamenta il commercio intra ed extracomunitario, nonché la produzione e l’impiego di queste sostanze, classificate in tre differenti categorie di importanza: la lista delle sostanze classificate viene periodicamente aggiornata con nuove inclusioni come avvenuto anche nel corso del 2023.
A livello nazionale l’applicazione e la gestione di questa normativa è a carico del Ministero della Salute che rilascia i necessari permessi e autorizzazioni, oltre ad una attività di controllo delle transazioni che viene effettuata da Ministerio dell’Interno.

PRECURSORI DI ESPLOSIVI

Dal 2014 l’Unione europea ha messo a punto un quadro normativo che prevede il divieto di rendere disponibili una lista di prodotti chimici ai privati, e nella vendita al dettaglio, qualora questi superino una data concentrazione massima per contrastare il frequente ricorso alla preparazione di ordigni esplosivi artigianali per scopi terroristici.

Questa normativa è stata aggiornata nel 2019 con il Regolamento (2019/1148), in vigore dall’1 febbraio 2021, che, oltre all’inserimento di nuove sostanze di uso ristretto al di sopra di certe concentrazioni per i prodotti al dettaglio, ha introdotto nuove misure che prevedono la tracciatura delle transazioni commerciali e l’individuazione delle operazioni sospette anche da parte degli operatori online.
La base normativa sui precursori di esplosivi si è completata con l’entrata in vigore, nel febbraio 2022, del provvedimento nazionale di aggiornamento del quadro sanzionatorio per le violazioni di queste disposizioni.



COMMERCIO INTERNAZIONALE

Sono all’incirca 2000 le sospensioni/contingenti daziari di interesse dell’industria chimica attualmente in vigore.
Le sospensioni daziarie/contingenti permettono alle imprese comunitarie, quando la produzione europea è insufficiente o inesistente, di utilizzare, per un certo periodo, materie prime extracomunitarie in esenzione totale o parziale dai dazi doganali.
Nel corso del 2022 è proseguita l’attività della Federazione per ottenere nuove sospensioni daziarie/ contingenti di interesse dell’industria chimica italiana o il loro rinnovo, confermando l’efficacia di due strumenti che stimolano l’attività economica all’interno dell’Unione e rendono le imprese più competitive.

IL REGOLAMENTO BIOCIDI

L’immissione sul mercato e l’uso di biocidi, utilizzati per la tutela dell’uomo, degli animali, dei materiali o degli articoli contro organismi nocivi, quali parassiti o batteri, mediante l’azione dei principi attivi contenuti nel biocida, è normata dal Regolamento europeo sui biocidi 528/2012.
Nel corso del 2022 è proseguita l’implementazione delle novità introdotte dalla Commissione europea nell’ambito del Regolamento e la Federazione ha continuato a fornire supporto alle imprese associate sugli aspetti interpretativi e tecnico regolatori.
Il 19 aprile 2023, Federchimica, in collaborazione con il Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, ha organizzato un evento specifico, dedicato agli ultimi aggiornamenti e alla possibile evoluzione della legislazione nei prossimi anni.

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