Oggi, più che mai, i giovani rappresentano un vero e proprio valore strategico per l’industria chimica in Italia., tanto che dal 2015 l’occupazione under-35 è aumentata del 22% a fronte di un incremento decisamente più contenuto nell’industria manifatturiera (+11%). Inoltre, più del 95% dei collaboratori ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, segno che l’investimento nelle “persone” rappresenta uno degli asset strategici delle imprese del settore. (fonte Centro Studi Federchimica)
La presenza di risorse altamente preparate e qualificate assume, quindi, un significato considerevole e lo dimostra il fatto che nella chimica i laureati, pari al 27% degli addetti, sono quasi il doppio rispetto alla media industriale (15%).
CRISI DI VOCAZIONI: UNA MINACCIA AL VALORE DEL CAPITALE UMANO
Nonostante il tasso di occupazione a un anno dalla laurea in chimica e ingegneria chimica e dei materiali superi il 93%, l’industria chimica si trova davanti ad una persistente crisi di vocazioni, che si evidenziano nelle crescenti difficoltà di reperimento del personale, sia per ruoli che richiedono un’alta specializzazione, sia per le aree tecniche, ma anche per gli ambiti legati alle aree regolatorie, che richiedono un una competenza di base di matrice scientifica.
COLLABORARE PER ACCRESCERE IL VALORE DELL’ORIENTAMENTO
Una delle priorità della Federazione è quella di migliorare i processi di orientamento nei diversi ordini scolastici e aumentare le occasioni per diffondere sempre più capillarmente l’importanza della chimica, come scienza e come industria, per il futuro del Paese.
Partner scientifici come la Società Chimica Italiana o istituzionali come il Piano Lauree Scientifiche del Ministero dell’Università e della Ricerca, hanno riconosciuto il valore di Federchimica quale interlocutore autorevole con cui realizzare progetti ed eventi, tanto da rappresentare una unicità nelle relazioni tra mondo della formazione e mondo dell’industria nel panorama nazionale.
Ma, nonostante il lavoro congiunto della Federazione e del mondo scientifico, le iscrizioni ai percorsi di chimica negli istituti tecnici (poco più di 12.000 per l’a.s. 2024/2025) e ai corsi di laurea in chimica (che sono passate da 2000 a meno di 4.000 all’anno negli ultimi 20 anni) sono ancora scarse e i diplomati agli ITS Academy non sono ancora sufficienti a coprire i fabbisogni delle imprese.
Il divario tra domanda e offerta è quindi destinato ad aumentare, anche alla luce del calo demografico in corso.
IL FUTURO: IL VALORE PIÙ GRANDE
Per affrontare questa sfida, è fondamentale migliorare i percorsi di orientamento scolastico, ampliare la collaborazione con partner scientifici e istituzionali per avvicinare sempre di più il mondo della formazione a quello del lavoro, e continuare a investire nelle attività di orientamento sia con i docenti (a partire dal primo ciclo scolastico), sia con gli studenti e le studentesse.
LE AZIONI DI FEDERCHIMICA
Federchimica, con le sue azioni, conferma anno dopo anno il proprio impegno nel promuovere iniziative volte a valorizzare il capitale umano e a rafforzare il ruolo strategico della chimica nel progresso economico e sociale del Paese.
Un progetto ideato per orientare i ragazzi della scuola secondaria di primo grado verso i percorsi di studio in chimica è il Premio Nazionale Federchimica Giovani che vede coinvolti ogni anno migliaia di ragazze e ragazzi da tutta Italia.
Per arrestare la caduta del numero di periti chimici Federchimica ha contribuito a creare nel 2024 “Chemistry Network” una Rete di Istituti Tecnici con articolazione "Chimica e Materiali" che prevede azioni comuni per migliorare l’orientamento e potenziare il confronto tra mondo educativo e mondo del lavoro.
Per orientare i ragazzi più grandi, Federchimica ha realizzato il PCTO Costruirsi un futuro nell’industria chimica. Da quest’anno è disponibile anche un nuovo modulo formativo dedicato alla cultura della sicurezza all’interno dei laboratori scolastici realizzato in collaborazione con INAIL.
Con gli studenti universitari, grazie a incontri, seminari e premi di tesi, la Federazione promuove ogni anno percorsi di studio funzionali a un efficace avvicinamento alle professioni della chimica.
Infine, un’importante riflessione è stata condotta sul tema delle competenze di chi si appresta ad entrare nel mondo della chimica, ma anche di chi già ne è parte. Questo è avvenuto grazie al progetto europeo ChemSkills, finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma di cooperazione settoriale Blueprint, una delle iniziative chiave della Agenda europea sulle competenze.
L’obiettivo del progetto, che si svolgerà in un arco temporale pluriennale (2023-2027), è quello di contribuire al miglioramento delle competenze "digital" e "green" dei lavoratori europei, attuali e futuri, nel settore chimico attraverso diverse azioni:
- promuovere la continua cooperazione tra industria, mondo della formazione e istituzioni;
- definire abilità/conoscenze e competenze, ruoli lavorativi, profili e qualifiche professionali;
- sviluppare metodi di formazione e riqualificazione adatti ai diversi livelli di competenze;
- creare un'offerta formativa innovativa, che includa l'apprendimento digitale e la condivisione di esperienze e idee;
- fornire materiali formativi, corsi, webinar, workshop, conferenze.