Da diversi anni si evidenziano avanzi significativi e tendenzialmente crescenti nella chimica fine e specialistica (3,8 miliardi di euro nel 2021 in presenza di una battuta d’arresto dettata dalla crisi sanitaria). I surplus nella cosmetica (2,9 miliardi), in pitture, vernici, adesivi e smalti ceramici (1,7 miliardi) e nella detergenza (782 milioni) testimoniano una forte specializzazione della chimica in Italia.
Da un’analisi più dettagliata emergono altri segmenti della chimica delle specialità che godono di surplus importanti. In particolare, si distinguono i catalizzatori, gli additivi per olii lubrificanti e per cementi, i plastificanti e gli stabilizzanti per gomma e plastica, i prodotti per il trattamento, la finitura e la tintura del tessile e cuoio.
L’Italia riveste, inoltre, posizioni di leadership nel panorama mondiale nei principi attivi farmaceutici, con quote esportate che superano l’85% della produzione.