L’industria chimica mondiale realizza un valore della produzione pari a 4.026 miliardi di euro (anno 2021) e contribuisce – direttamente e attraverso l’indotto – al 7% del PIL mondiale.
L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha reso evidente la natura essenziale della chimica: anche durante il lockdown, infatti, il settore non ha mai interrotto la sua attività garantendo con continuità prodotti quali l’ossigeno, i reagenti e principi attivi farmaceutici, i disinfettanti e i prodotti per l’igiene personale e degli ambienti, i materiali per le mascherine e gli altri dispositivi di protezione individuale.
Con una quota del 43%, la Cina si è affermata quale primo produttore mondiale. Nonostante la rapida ascesa cinese, la chimica europea continua a rivestire un ruolo di primo piano: infatti, con 594 miliardi di euro e una quota pari al 15%, è il secondo produttore mondiale.
L’Europa mantiene una leadership tecnologica sugli impianti e sui prodotti, con risultati premianti anche a livello di sostenibilità ambientale e una flessibilità che permette alle produzioni europee di rispondere alle esigenze del mercato in termini di innovazione a condizioni competitive.