L’Italia, con un valore della produzione di oltre 66 miliardi di euro, è la terza industria chimica europea anche in relazione agli addetti impiegati. La sua quota sulla produzione europea è pari al 9% e si colloca al dodicesimo posto a livello mondiale. Il dato di fatturato dell’Olanda, in apparenza analogo a quello italiano, include i flussi commerciali che transitano dal porto di Rotterdam, come dimostra l’entità molto più contenuta dell’occupazione.
Per diverse produzioni della chimica fine e specialistica l’industria chimica italiana riveste posizioni anche più rilevanti; in alcuni casi, come nei principi attivi farmaceutici, vanta una leadership a livello mondiale.
In ambito europeo l’Italia è anche il terzo mercato di utilizzo di prodotti chimici (quasi 85 miliardi di euro) a testimonianza della forte vocazione industriale del Paese.
In Italia sono attive circa 2.800 imprese che occupano oltre 112 mila addetti altamente qualificati.
L’industria chimica contribuisce a sostenere posti di lavoro qualificati in tutto il sistema economico (basti pensare, ad esempio, ai servizi specializzati in ambito ambientale). Si stima che l’occupazione complessivamente generata, considerando anche l’indotto, sia quasi il triplo di quella diretta (oltre 320 mila occupati).