L’industria chimica vive una stagione di grandi cambiamenti. Dopo aver attraversato diverse fasi del proprio sviluppo – dalla chimica del carbone alla petrolchimica, fino alle sfide della globalizzazione e specializzazione – la chimica sta entrando nella fase 4.0: “fare di più con meno”.
Chimica 4.0 significa soprattutto economia circolare e digitalizzazione. Sin dalle fasi di progettazione, nuovi paradigmi produttivi e di recupero dei materiali si intrecciano per massimizzare l’utilizzo delle molecole già esistenti: da modelli di produzione lineari si passa a modelli circolari. La chimica gioca un ruolo fondamentale in quanto si colloca a monte di numerose filiere e ha le competenze tecnologiche per guidare il cambiamento.
Nella fase di recupero, si stanno delineando strade diverse e innovative per riutilizzare i rifiuti o trasformarli in nuove risorse: dal riutilizzo vero e proprio al riciclo, fino al recupero energetico e al riutilizzo della CO2. Accanto al riciclo meccanico, lo sviluppo del riciclo chimico è indispensabile per evitare che i rifiuti in plastica siano avviati a discarica.
In questo contesto, la digitalizzazione offre preziose opportunità per facilitare l’implementazione di modelli di economia circolare, attraverso la raccolta e condivisione di grandi volumi di dati tra gli attori della filiera e il miglioramento dei processi lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti.