La chimica è strategica per realizzare concretamente la transizione ecologica, la quale richiede investimenti in nuove tecnologie breakthrough in fase di sviluppo o industrializzazione (riciclo chimico, prodotti da fonti bio e rinnovabili, idrogeno low carbon e rinnovabile, cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2) ma altrettanto rilevante è il contributo incrementale delle innovazioni di processi e prodotti già esistenti in un’ottica di miglioramento continuo. Un ambito di investimento che offre immediati ritorni in termini di competitività riguarda chiaramente l’efficienza e l’autoproduzione energetica, ma le imprese sono fortemente impegnate anche su numerosi altri fronti. Ad esempio, nell’ottimizzare l’uso di tutte le risorse naturali e lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, sviluppare l’economia circolare e l’eco-progettazione, rafforzare la collaborazione lungo la filiera e l’informazione / formazione nei confronti di utilizzatori e consumatori finali.
 Tra le tecnologie d’avanguardia, l’Intelligenza Artificiale rappresenta la frontiera il cui impatto diventerà sempre più significativo, dati i suoi molteplici ambiti di utilizzo anche nell’attività industriale. Ad oggi, il 68% delle aziende del settore chimico e farmaceutico utilizza o sta valutando l’utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale nelle attività aziendali. Inoltre, il settore chimico si pone all’ottavo posto tra i comparti della manifattura italiana con 245 domande di brevetto riguardanti l’IA.