Quale sarà l'energia che utilizzeremo nel 2030?
Come la produrremo e come faremo a renderla sempre più efficiente e sostenibile?
La chimica, indispensabile per sviluppare nuove soluzioni energetiche in grado di proiettarci nel futuro, ci fornisce una valida risposta. Un quadro dettagliato e completo sull'importante ruolo dell’industria chimica nello sviluppo energetico viene presentato oggi a Milano dal Comitato Energia di Federchimica in occasione della 9° Conferenza nazionale Chimica&Energia.
La Conferenza è stata occasione di confronto tra energy manager, ricercatori e rappresentanti di Enti e Istituzioni in campo energetico, che hanno discusso delle tecnologie già disponibili per perseguire gli obiettivi energetici che l'Europa si propone di raggiungere nel 2030.
Il sostegno della chimica all'energia tocca svariati ambiti: non solo carburanti ecologici e biomasse ma anche, ad esempio, plastiche, resine, vernici e lubrificanti.
Il Comitato Energia di Federchimica comprende 65 energy manager di imprese associate ed è strutturato in diversi gruppi di lavoro che si occupano degli sviluppi delle aree energia elettrica e gas, efficienza energetica, fonti rinnovabili e cambiamenti climatici; un resoconto delle attività viene pubblicato sul Rapporto mensile della Direzione Centrale Tecnico Scientifica di Federchimica.