La progressiva implementazione del Regolamento REACH ha spostato il focus delle imprese dalla fase di registrazione (deadline 2010 e 2013) alla fase di attuazione delle misure di "gestione del rischio" che l'utilizzatore a valle riceve attraverso lo Scenario di Esposizione previsto, in alcuni casi, dalla Registrazione REACH.
La gestione delle informazioni ricevute attraverso lo Scenario di Esposizione e gli obblighi derivanti, costituisce, in questa fase di attuazione del Regolamento, la principale preoccupazione in capo all'utilizzatore a valle, che incontra diverse difficoltà nell'adempimento dei propri obblighi, rese particolarmente rilevanti nella realtà italiana costituita da una prevalenza di imprese chimiche di piccole e medie dimensioni.
Tra le maggiori difficoltà riscontrate dagli utilizzatori a valle vi sono:
- complessità;
- voluminosità;
- struttura non standardizzata degli Scenari Espositivi;
- divergenze tra le diverse versioni delle linee guida dell’ECHA specifiche sull’argomento;
varie logiche di valutazione con cui è stato redatto dal Registrante lo Scenario Espositivo, rispetto a quelle applicate nella valutazione dei rischi (ex D.Lgs. 81/2008).

Per questo motivo, Federchimica in collaborazione con ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha realizzato il documento "
Aspetti critici e commenti sulla valutazione e gestione degli Scenari Espositivi per quanto attiene l’esposizione dei Lavoratori".
La pubblicazione, che riporta in maniera oggettiva le difficoltà di gestione delle informazioni derivanti dagli Scenari Espositivi, è
a disposizione online con l’auspicio che possa fornire alcuni spunti utili a tutte le parti in causa, compresi gli Organi di Vigilanza, così da rendere consapevoli tutti i soggetti coinvolti che la lunga fase transitoria in cui ci troviamo, e ci troveremo, comporta ancora aspetti non completamente attuati e che necessiteranno di tempo per un completo adeguamento.