Una passeggiata didattica nel verde con Puliti & Felici
L’appuntamento è lunedì 3 luglio, dalle 10.45 alle 12.45, in via Fetonte 21 a Milano.
Continuano gli appuntamenti di formazione di Puliti & Felici dedicati al mondo degli insetti promossi da Federchimica - Assocasa,
Lunedì 3 luglio giornalisti, blogger e influencer potranno immergersi nel verde del Centro Ippico Lombardo di via Fetonte 21 e negli adiacenti impianti del Campo Nicolò Castelbarco per una passeggiata alla scoperta di uno degli insetti più comuni e infestanti: la mosca. Proprio lei. Quella che ti ronza attorno non appena chiudi gli occhi steso su un bel prato o che devi tenere d’occhio perché non si posi sulla torta appena sfornata. A poco serve allontanarla con la prima cosa che ti capita a tiro, lei ritorna imperterrita e tu ti ritrovi a chiederti se non lo stia facendo apposta.
Questo, oggi, può sembrare un mistero, ma verrà svelato dall’entomologo Simone Martini, assieme a tante altre curiosità sulla mosca come il ruolo che ha nell’ecosistema, quante specie ne esistono, come si riproduce, cosa fare per difendersi dall’infestazione.
Verranno affrontati luoghi comuni e falsi miti e sarà possibile osservare da vicino alcuni esemplari di larve e pupe di mosca domestica e di mosca carnaria, detta anche bigattino, molto usata nella pesca sportiva.
Attraverso di essi l’entomologo Martini spiegherà le fasi di crescita della mosca e il suo intero ciclo di vita, rispondendo alle domande dei partecipanti con approfondimenti e curiosità.
Si parlerà anche del problema della proliferazione della mosca e del suo potenziale infestante: il ciclo riproduttivo di quest’insetto è molto veloce e in condizioni favorevoli può durare anche solo 8 giorni; la femmina è in grado di deporre nuove uova, 1000 di media, già dopo 48 ore dallo sfarfallamento.
Per ridurre l’impatto negativo della convivenza l’entomologo Simone Martini fornirà ai partecipanti consigli e soluzioni.
Come l’anno scorso per l’ evento dedicato alle zanzare, anche per “FASTIDIOSO COME UNA MOSCA” verranno realizzate alcune pillole video che saranno condivise, nei giorni successivi, sul magazine di Puliti&Felici.
Alcune delle domande che troveranno risposta durante la giornata
- Che cos’è la mosca?
- All’interno dell’intero ecosistema, a che cosa serve la mosca?
- Qual è il periodo dell’anno che vede un più ridotto numero di mosche?
- Qual è la mosca che per aspetto e comportamento risulta essere più interessante
- È vero che le mosche pungono?
- Come possiamo difenderci dalla mosca?
- Esistono mosche pericolose e perché?
- Quante specie di mosche esistono al mondo e quali sono le più comuni in Italia?
- Quali sistemi e tipologie di prodotti esistono per difendersi dalle mosche?
- Come viene gestita un’infestazione all’interno di un allevamento e un’infestazione in casa?
- Sono nocivi i prodotti per difendersi dalle mosche?
- Dobbiamo avere particolare attenzione ai bambini quando parliamo di mosche e anche dei prodotti repellenti?
- Mosche e ambiente: equilibrio stabile o in cambiamento?
Habitat, caratteristiche e comportamento della mosca
La mosca è un insetto appartenente all’ordine dei ditteri che è in grado di adattarsi ad ogni tipo di ambiente, a esclusione di quelli con climi molto freddi. È un insetto dalle dimensioni medie che vanno dai 5 ai 10 mm, caratterizzato da una testa grande e da un addome poco sviluppato e dotato di occhi composti e ali trasparenti. Il ciclo di vita della mosca ha una durata variabile a seconda di temperatura e umidità e può durare 8-10 giorni se la temperatura è elevata, per prolungarsi fino a 45-50 giorni, se il clima è più freddo. Comprende 4 stadi: uovo-larva-pupa-adulto. La deposizione delle uova avviene a gruppi di 100-150 e in microambienti costituiti da materiale organico in decomposizione o escrementi: qui, a contatto con sostanze che stanno subendo un processo fermentativo con temperature che si aggirano intorno ai 40°, anche la larva giunge a maturazione. Avvengono 3 mute, dopodiché le larve si spostano, si interrano e si trasformano in pupe dalle quali uscirà l’adulto. La femmina, già 48 ore dopo lo sfarfallamento, è in grado di deporre le uova e si mette alla ricerca di ambienti sufficientemente caldi e umidi. Le principali varietà con cui l’uomo entra in contatto sono: la mosca domestica, il moscerino della frutta, la mosca degli scarichi, la mosca cavallina, i pappataci, la mosca carnaria, la mosca delle mansarde e la callifora. Tra quelli elencati la mosca domestica è tra i ditteri più infestanti: è in grado di infestare qualsiasi tipo di ambiente (abitazioni, magazzini, discariche, fogne, industrie e aziende zootecniche); è attratta dall’odore di putrefazione e fermentazione e si ciba di sostanze liquide zuccherine, sangue o carne marcescente e prodotti organici decomposti, che riesce ad ammorbidire secernendo una saliva ricca di enzimi digestivi; è altresì ingolosita dalle feci, così come da ogni tipo di alimento adatto a uomini e animali, da cui trae l’acqua e le proteine che servono alla femmina per la deposizione delle uova.
Questo insetto può dunque essere un vettore di malattie, posandosi ovunque e indistintamente su cibo solido o liquido, sano o in marcescenza rendendosi responsabile della trasmissione di salmonellosi, poliomelite, colera, tubercolosi, antrace e dissenterie di vario tipo.
Come ci possiamo difendere? Avendo la possibilità di trovare molto facilmente luoghi idonei alla deposizione delle uova, la mosca si presenta come un insetto davvero molto difficile da tenere sotto controllo e allontanare. Il suo ciclo riproduttivo è molto veloce: nell’ambiente ideale per il suo insediamento possiamo assistere alla convivenza di più generazioni che si accavallano e trovare esemplari della mosca in ognuno dei suoi stadi di sviluppo.
Seguendo alcune semplici norme di comportamento e adottando qualche stratagemma possiamo riuscire ad arginare fastidi e pericoli che questi insetti ci arrecano e individuare i rimedi da adottare per allontanare le mosche.
Fondamentali sono, sia in zona urbana che rurale, il risanamento ambientale e le misure sanitarie: lo smaltimento dei rifiuti, la corretta gestione dei letami negli allevamenti e nei campi, la pulizia delle nostre abitazioni. Attenersi alle norme igieniche permette di ridurre i focolai larvali. In casa, ad esempio, è importante evitare di lasciare avanzi di cibo, bottiglie aperte, stoviglie non lavate, sacchetti dell’immondizia con i resti dei pasti che attirano le mosche che poi vanno a posarsi ovunque.
Per difenderci possiamo anche utilizzare sistemi di difesa meccanica come zanzariere, flussi di aria, bande mobili e lampade a cattura o UV, oppure sfruttare l’effetto che ha la luce su questi insetti: le mosche scappano dal buio, quindi per far uscire una mosca da casa nostra è sufficiente spegnere tutte le luci e attirare l’insetto all’esterno con una fonte luminosa.
In generale il percorso di difesa da questi insetti consiste di diversi stadi: eliminare le condizioni che creano il microambiente ideale per la deposizione delle uova e lo sviluppo delle larve (sanificazione ambientale), ricercare i siti di sviluppo per procedere a trattamenti antilarvali, realizzare trattamenti adulticidi abbattenti utilizzando prodotti specifici.
Se si sono seguite tutte le norme di prevenzione e l’infestazione rimane comunque grave, allora occorre passare alla lotta chimica: con i prodotti che troviamo in commercio sono molteplici sono le azioni che possiamo porre in essere per eliminare il problema in modo efficace e definitivo. Innanzitutto dobbiamo verificare se siamo in vicinanza di siti adatti alla deposizione delle uova o comunque attraenti per l’insetto e, se non sarà possibile procedere alla loro rimozione, sarà necessario eseguire trattamenti antilarvali.
Esistono prodotti specifici (IGR - Insect Growth Regulator) che sono in grado di arrestare la maturazione delle larve, provocando un’irreversibile alterazione nel loro sviluppo. Si tratta di formulati in soluzioni liquide o preparati granulari, a seconda della superficie da trattare, e vanno usati seguendo sempre scrupolosamente le istruzioni indicate sulla confezione. Il trattamento dei focolai dovrebbe essere il primo da mettere in atto e dovrebbe diventare un’abitudine di comportamento, successiva alla corretta applicazione di tutte le norme di igiene ambientale: il disinfestatore viene solitamente contattato quando il livello di presenza delle mosche è già significativo, rendendo più laboriosa l’azione di disinfestazione che è già stata pregiudicata.
Per quanto riguarda la gestione della lotta alla mosca nello stadio adulto, oltre alle normali misure sanitarie e all’uso di barriere repellenti e strumenti fisici (zanzariere, porte ad aria, trappole luminose a luce uv, carta moschicida) possiamo utilizzare trattamenti adulticidi.
Esistono diversi tipi di modalità come i trattamenti ad azione residua, i trattamenti spaziali e le strisce impregnate: si tratta di azioni che, se attuate seguendo le istruzioni indicate dai produttori, sono assolutamente sicure. I trattamenti ad azione residua consistono nell’erogazione sulle pareti dei fabbricati di polveri bagnabili o concentrati emulsionabili come i piretroidi attraverso pompe a pressione costante: la durata del loro effetto varia da due settimane a due mesi circa, a seconda del tipo di superficie, dalla formulazione scelta, dall’umidità, dall’esposizione alla luce del sole.
I trattamenti spaziali vengono realizzati attraverso l’impiego di aerosol portatili contenenti soluzioni o emulsioni di insetticida: in esterno, questa tecnica è efficacissima ma non duratura e va utilizzata solo in situazioni di emergenza. Anche per quanto riguarda gli spazi interni questo intervento è da mettere in atto solo in caso di infestazione pesante, va adeguato in quantità e durata all’ampiezza dell’area e va effettuato dopo il tramonto, quando maggiore è il numero di mosche che riposano sui soffitti o sui lampadari. Le strisce impregnate di insetticida sono fatte con materiali come carta, stoffa, corda, cellulosa e plastica.
Per l’impregnazione si usano aromi di origine alimentare e/o comunque sostanze non pericolose. Sono da preferire nel caso in cui i trattamenti murali creino problemi in ambienti come stalle, pollai, negozi, ristoranti, abitazioni. Si tratta di un metodo semplice, ma dalla notevole durata.