Grazie alla chimica un nuovo, bellissimo, blu

24 luglio 2018

Il suo nome è Bluetiful (o almeno, così è stato rinominato da un concorso), anche se, ufficialmente, questo nuova gradazione di colore è stata chiamata Blu YinMn. Si tratta di una tonalità di blu accesa, brillante, rivitalizzante: un metallo di aspetto simile al ferro scoperto dall’equipe del professore Mas Subramanian dell’Oregon State University durante uno studio sull’analisi delle proprietà degli ossidi di manganese.
Il Blu YinMn non è altro che un pigmento inorganico di blu, un blu nuovo, un blu bello. Il Blu YinMn è l’ultima tonalità di blu ad essere stata sintetizzata. Il suo predecessore più risalente è, invero, il blu di brema, sintetizzato nel 1858, seguito, a quasi 160 anni di distanza, dal blu cobalto e dal blu di prussia, rispettivamente del 1706 e del 1802.

La rinominazione del Blu YinMn cade a pennello. La sua bellezza è legata non solo al colore in sé ma anche alla sua purezza: il nuovo blu risulta infatti privo di pigmenti sia bianchi che neri. Il nome nasce dagli elementi che lo compongono: ossido di manganese nero mescolato ad altre sostanze chimiche – ossido di ittrio bianco e ossido di indio-stagno giallo – riscaldato a temperature che raggiungono i duemila gradi Fahrenheit. La struttura cristallina del composto permette agli ioni di assorbire le onde rosse e verdi dello spettro elettromagnetico, riflettendo il blu. Lo studio è stato pubblicato dall’American Chemical Society.

La scoperta del pigmento è stata del tutto inattesa. Si legge su Wikipedia: “Lo studente universitario Andrew Smith, nel tentativo di ottenere una fibra ad alta conducibilità elettrica, ottenne il composto chimico riscaldando a circa 1.100°C il trossido di magnese con gli ossidi di ittrio e indio Yin1−xMnxO3). Il prodotto ottenuto non aveva le proprietà ferromagnetiche richieste, ma il docente, il professore Mas Subramanian, notò che il composto, di un colore blu brillante, era in grado di riflettere in modo inusuale la radiazione infrarossa”.

“La ricerca di un blu perfetto, stabile, non pericoloso e che non si degradasse è andata avanti per migliaia di anni senza risultati ottimali: fu infatti sperimentata da numerose civiltà come gli Egizi, la dinastia Han in Cina e i Maya. Lo YInMn Blue ha numerose caratteristiche che lo rendono uno dei primi pigmenti blu chimicamente stabili e che non cambiano colore con l’illuminazione. Come afferma lo stesso Mas Subramanian si tratta di uno dei pochi pigmenti inorganici blu a bassa tossicità, a differenza di altri più pericolosi come il blu cobalto, il blu di prussia (che emette cianuro) e il blu oltremare (che emette acido solfidrico). Un’altra proprietà peculiare della sostanza è quella di riflettere la radiazione infrarossa, in modo tale da diminuire il riscaldamento da irraggiamento luminoso di tutti gli oggetti verniciati con questo pigmento grazie alla sua struttura cristallina; tale proprietà fisica lo rende un ottimale componente per le vernici per automobili e per il restauro dei dipinti”.

Scopri di più su: TheSignofColor 

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