Buone performance del settore, export ancora in crescita (+4,2%)

04 giugno 2018

Dopo un 2017 molto positivo per l'industria chimica in Italia – con volumi produttivi in aumento del 3,5% – il 2018 si conferma in espansione, ma con alcuni segnali di rallentamento.
Nel primo trimestre, la produzione chimica in Italia segna una crescita dell’1,5% leggermente sotto la media europea.

L’industria chimica, per le sue caratteristiche di settore a monte di quasi tutte le filiere produttive, rappresenta un termometro sensibile dell’andamento generale dell’industria manifatturiera e del clima di fiducia. Nella fase attuale, l’aumento dell’incertezza – a livello sia nazionale, sia internazionale – condiziona le politiche di acquisto di prodotti chimici, inducendo a mantenere “leggeri” i magazzini. Questo atteggiamento, nei primi mesi dell’anno, è stato alimentato anche dalla speranza di una correzione dei prezzi chimici, difficile alla luce dei nuovi rialzi delle quotazioni petrolifere.

La domanda interna si mantiene in crescita ma mostra un andamento più diversificato tra settori industriali e singole imprese, complice anche l’impatto sulle esportazioni del rafforzamento dell’euro. In particolare, perdono slancio importanti settori clienti come l’auto (in fisiologico rallentamento dopo 4 anni di forte rialzo), i prodotti in plastica e i materiali per le costruzioni.

Le esportazioni, dopo un 2017 in progresso del 9% in valore, evidenziano ritmi di crescita più moderati (+4,2% sull'anno precedente). Rallentano, in particolare, le vendite nei mercati extra-europei (+1,4%) per effetto del cambio meno favorevole e di fenomeni di assestamento dopo gli incrementi molto marcati dello scorso anno. Le vendite nel mercato europeo mantengono, invece, una buona intonazione (+6,0%).  

Per il primo semestre 2018 si prevede una crescita della produzione chimica in Italia intorno al 2%, nell'ipotesi che siano stati superati alcuni fattori di freno che hanno caratterizzato i primi mesi dell'anno (destoccaggio da parte dei clienti e maltempo nel Nord Europa). La crescita potrà proseguire nel corso dell’anno a condizione che le incertezze del quadro politico, nazionale e internazionale, non abbiano sviluppi tali da compromettere la stabilità finanziaria e la ripresa economica.


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