Un viaggio interattivo per comprendere la plastica e delle sue complesse interazioni con il nostro Pianeta.
Dalla produzione all'utilizzo, dal rifiuto al riciclo, dalla terra al mare, dalle macro alle microplastiche, fino alla scoperta dei contatti visibili e invisibili di questo importante materiale con la nostra specie e con l’ecosistema marino.
Questo l’obiettivo della mostra “Plastic Contacts - La lunga vita della plastica” allestita all’Acquario di Genova nell’ambito del Festival della Scienza, a cura di CNR - Istituto di Scienze Marine e Istituto per lo Studio delle Macromolecole e PlasticsEurope Italia, l’Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di materie plastiche in Italia.
La plastica, se gestita inconsapevolmente, diventa inutile rifiuto, di cui circa il 10% di finisce inevitabilmente in mare.
La mostra, dedicata alle scuole, fa riflettere sul destino della plastica che consumiamo e degli effetti della sua dispersione nell'ambiente. Con gli occhi e gli strumenti dei ricercatori, i visitatori si addentreranno nell'articolato ciclo di vita della plastica per scoprire il ruolo che ognuno di noi, spesso inconsapevolmente, ricopre nel processo che sta inquinando gli oceani.
L’intento è educare a un corretto utilizzo, modificando i comportamenti scorretti e facendo emergere gli aspetti positivi dovuti all'uso di questo materiale con le piccole “rivoluzioni gestionali” in grado di mitigarne in modo significativo gli impatti e contribuendo a renderlo un materiale sempre più sostenibile.
Il percorso del laboratorio è organizzato in diverse postazioni che evidenziano e sostengono i concetti chiave alla base di questa esperienza:
- il problema del marine-litter esiste ed è arrivato il momento di pensare ai rimedi
- la plastica non deve essere considerata un nemico: va compreso nel dettaglio il suo ciclo di vita come prodotto utile, individuando le fasi sulle quali agire per migliorarne la sostenibilità ambientale, peraltro già elevata
- la gestione consapevole e corretta della plastica è una soluzione e deve essere migliorata soprattutto nella fase di “fine-vita”
- il ruolo del singolo cittadino deve diventare il volano di questa rivoluzione tecnologico-culturale
- il ruolo della ricerca deve essere trasversale e lungimirante per poter proporre soluzioni valide.
"Ciascuno di noi ha una grande responsabilità nella gestione della plastica. - Commenta Massimo Covezzi, Presidente di PlasticsEurope Italia - Per correggere i comportamenti scorretti del passato, è fondamentale che i cittadini di domani comprendano l’indispensabilità di questo prezioso materiale e imparino a utilizzarlo al meglio.
"Questa mostra - prosegue Covezzi - si colloca all'interno di un vasto programma che la nostra Associazione da anni promuove a favore delle scuole, per sensibilizzare i ragazzi e le famiglie al ciclo di vita della plastica e alla necessità del suo recupero. Solo così la plastica cesserà di essere considerata un problema e potrà essere finalmente apprezzata come una grande soluzione alle esigenze del nostro tempo e alle sfide globali".
Per saperne di più:
www.festivalscienza.it