La Chimica è sempre più "rosa"

28 settembre 2017

Il 30 settembre si terrà, a Firenze, un convegno organizzato dal Consiglio nazionale dei chimici dedicato a fare il punto sulla situazione italiana per quanto riguarda l'occupazione femminile nell'ampio settore della chimica.

"I chimici - sottolinea Nausicaa Orlandi, presidente del Consiglio nazionale dei chimici -  rivestono oggi un ruolo centrale all'interno del sistema Paese. Con il loro lavoro, infatti, contribuiscono al miglioramento, allo sviluppo e all'innovazione dei processi produttivi e gestionali. Inoltre, sono decisivi per la salvaguardia della salute della popolazione, per la tutela dell'ambiente, per la sicurezza alimentare, per la creazione di nuovi prodotti sostenibili. La chimica è un ambito professionale fra i più floridi, che registra un alto tasso di occupazione, soprattutto fra le donne, con percentuali in continuo aumento".

I dati che fotografano una scelta che offre numerosi sbocchi professionali sono molto positivi, secondo il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, nel 2015 gli iscritti ai corsi di laurea in chimica sono stati 15.037.

Secondo il XIX Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, i laureati magistrali del 2011 in discipline relative alla chimica, a cinque anni dal titolo, hanno un tasso di occupazione dell'86% e oltre il 60% con un contratto a tempo indeterminato. Inoltre, nel 2016, a cinque anni dal conseguimento del titolo di studio, la retribuzione mensile netta supera i 1500 euro.

Le statistiche del Consiglio nazionale dei chimici, inoltre, sottolineano che il 36% degli iscritti all'albo è donna, in aumento costante dal 2000, quando erano solo il 28%. Solo il 23% degli iscritti all'albo, infine, ha meno di quarant'anni (era il 38% nel 2007) indice di un basso tasso di turnover.

"I dati - commenta Nausicaa Orlandi - fotografano una professione ricca di opportunità, soprattutto per i giovani. Il convegno di Firenze vuole far riflettere e accendere una discussione su temi che riguardano la posizione del chimico nell'industria, ma anche come libero professionista o imprenditore, nell'università. Il basso tasso di turnover dell'ordine, infatti, segnala che c'è grande spazio per i giovani e, fra questi, che le donne stanno crescendo sempre di più come numero, come incarichi di responsabilità all'interno di aziende, centri di ricerca e istituti".

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